1 | A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna. (Seneca) |
2 | A volte domandiamo insistentemente cose che rifiuteremmo se qualcuno ce le offrisse. (Seneca) |
3 | Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole. (Seneca) |
4 | Accogli serenamente l’inevitabile. (Seneca) |
5 | Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario. (Seneca) |
6 | Alessandro, re dei Macedoni, aveva incominciato a studiare la geometria per sapere, infelice, quanto fosse piccola la terra di cui aveva occupato una minima parte. (Seneca) |
7 | Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza. (Seneca) |
8 | Anche la vita, se manca il coraggio di morire, è una schiavitù. (Seneca) |
9 | Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all’orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai. (Seneca) |
10 | Avere amici tutti sarebbe faticoso: è sufficiente non averli nemici. (Seneca) |
11 | Bisogna perseverare e rinvigorire il nostro spirito con una assidua applicazione, finché la tendenza al bene diventi saggezza. (Seneca) |
12 | Cerca di capire cosa è necessario e che cosa è superfluo. Il necessario ti si offrirà spontaneamente dappertutto, il superfluo dovrai cercarlo sempre con grandi sforzi. (Seneca) |
13 | Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori. (Seneca) |
14 | Che c’è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile? (Seneca) |
15 | Che cosa aspetti? Di aver esaudito tutti i tuoi desideri? Non arriverà mai quel momento. (Seneca)
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16 | Che cosa servono a quel tizio ottant’anni trascorsi nell’inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente. (Seneca) |
17 | Che differenza c’è se ci cade addosso il casotto delle sentinelle o un monte? Nessuna. Eppure c’è chi teme di più quest’ultima evenienza, sebbene entrambe siano ugualmente mortali: abbiamo più paura delle cause che degli effetti. (Seneca) |
18 | Chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito. (Seneca) |
19 | Chi muore sereno come è nato ha conquistato la saggezza. (Seneca) |
20 | Chi non si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto. (Seneca)
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21 | Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro. (Seneca) |
22 | Chi si adatta bene alla povertà è ricco. (Seneca) |
23 | Chi è impreparato, teme anche le piccolezze. (Seneca) |
24 | Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto. (Seneca) |
25 | Chi è nobile? Chi dalla natura è stato ben disposto alla virtù. (Seneca) |
26 | Chi è padrone di sé non perde niente. (Seneca) |
27 | Chi è più infelice dell’uomo che dimentica i benefici e ricorda i torti? (Seneca) |
28 | Chiedi perché questa fuga non ti sia di aiuto? Tu fuggi con te stesso. (Seneca) |
29 | Ci sono tre cose da evitare con cura: l’odio, l’invidia e il disprezzo. (Seneca) |
30 | Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l’autore. (Seneca) |
31 | Colui al quale è troppo caro il proprio corpo, tiene in poco conto la virtù. (Seneca) |
32 | Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da sé stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli. (Seneca) |
33 | Come è dolce aver estenuato e abbandonato le passioni! (Seneca) |
34 | Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani! (Seneca) |
35 | Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore agisse con te. (Seneca) |
36 | Concedete al corpo solo quanto basta a mantenerlo in salute. (Seneca) |
37 | Conta più lo stato d’animo che il luogo dove tu arrivi, perciò l’animo non va reso schiavo di nessun posto. (Seneca) |
38 | Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono. (Seneca) |
39 | Critica te stesso; ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità. (Seneca) |
40 | Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell’agire diversamente dal dovuto. (Seneca) |
41 | Della ricchezza gode soprattutto l’uomo che non ne sente affatto il bisogno. (Seneca) |
42 | Di ciò che possediamo niente è necessario. (Seneca) |
43 | Diventa buon vino quello che, nuovo, sembrava acerbo e aspro; mentre il vino gradevole già nella botte non regge all’invecchiamento. (Seneca) |
44 | E’ cosa egregia imparare a morire. (Seneca) |
45 | E’ davvero un ingrato chi, quando perde qualcosa, non si sente debitore per averla avuta. (Seneca) |
46 | E’ debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire. (Seneca) |
47 | E’ il povero che conta le sue pecore. (Seneca) |
48 | E’ inevitabile tanto perdere la vita, quanto perdere i beni e, se lo comprendiamo, questo è proprio un conforto. Impara a perdere tutto serenamente: dobbiamo morire. (Seneca) |
49 | E’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi (Lucio Anneo Seneca) |
50 | E’ ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte. (Seneca) |
51 | E’ tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte. (Seneca) |
52 | E’ troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo. (Seneca) |
53 | E’ un infame chi pretende dalla moglie il pudore, ma seduce le donne altrui. (Seneca) |
54 | E’ una grande ricchezza la povertà regolata dalla legge di natura. (Seneca) |
55 | E’ veramente felice e padrone di sé chi aspetta il domani senza preoccupazione: se uno dice: “Ho vissuto”, ogni giorno alzarsi al mattino gli appare come un guadagno. (Seneca) |
56 | E’ vergognoso dire una cosa e pensarne un’altra: ma scrivere una cosa e pensarne un’altra lo è ancora di più. (Seneca) |
57 | E’ vergognoso vivere di rapina, morire di rapina, invece, è bellissimo. (Seneca) |
58 | E’ vivo chi è utile a molti, è vivo chi fa buon uso di sé stesso; quelli che si nascondono, immobili nel loro torpore, stanno in casa loro come in una tomba. (Seneca) |
59 | Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall’abitudine. (Seneca) |
60 | Evitate tutto ciò che piace al volgo e che viene dal caso; fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l’esca alletta fiere e pesci e li inganna. (Seneca) |
61 | Fa conto di essere andato ad Atene o a Rodi; scegli a tuo piacere la città: che importanza hanno gli usi e i costumi locali? Tu ci porti i tuoi. (Seneca) |
62 | Facciamo in modo che la nostra vita, come tutte le cose preziose, non conti per la sua estensione, ma per il suo peso; misuriamola dalle azioni, non dal tempo. (Seneca) |
63 | Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall’uomo viene all’uomo un pericolo costante. (Seneca) |
64 | Gli infanti, i fanciulli, i pazzi non temono la morte; e allora è proprio vergognoso che la ragione non sia in grado di darci quella serenità interiore a cui porta l’assenza di raziocinio. (Seneca) |
65 | Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso. (Seneca) |
66 | Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie. (Seneca) |
67 | Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé. (Seneca) |
68 | Ha più valore superare le difficoltà che moderare le gioie. (Seneca) |
69 | Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte. (Seneca) |
70 | I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini. (Seneca) |
71 | I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio. (Seneca) |
72 | I precetti sono come i semi: danno grossi risultati, eppure sono piccola cosa. (Seneca) |
73 | I rapporti con una gran quantità di persone sono deleteri: c’è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa. (Seneca) |
74 | I vizi si insinuano più facilmente attraverso i piaceri. (Seneca) |
75 | I vizi ti allettano con una ricompensa: al servizio della virtù devi vivere gratuitamente. (Seneca) |
76 | Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall’uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino. (Seneca) |
77 | Il culmine di una vita felice è una sicura tranquillità e una inalterata fiducia in essa. (Seneca) |
78 | Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare. (Seneca) |
79 | Il dolore – Se ti posso sopportare, sei leggero; se non posso, durerai poco. (Seneca) |
80 | Il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione. (Seneca) |
81 | Il fuoco è la prova dell’oro, la sventura quella dell’uomo forte. (Seneca) |
82 | Il miglior odore del corpo è non averne nessuno. (Seneca) |
83 | Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura. (Seneca) |
84 | Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere. (Seneca) |
85 | Il saggio in ogni cosa guarda al proposito, non all’esito; cominciare dipende da noi, del risultato, invece, decide la sorte e io non le riconosco il diritto di giudicarmi. (Seneca) |
86 | Il saggio vivrà non quanto può, ma quanto deve. (Seneca) |
87 | Il tempo scorre velocissimo e ce ne accorgiamo soprattutto quando guardiamo indietro: mentre siamo intenti al presente, passa inosservato, tanto vola leggero nella sua fuga precipitosa. (Seneca) |
88 | Il valore, quando è sfidato, si moltiplica. (Seneca) |
89 | Il vero bene, saggezza e virtù, non muore, è sicuro ed eterno; è l’unica cosa immortale che tocca ai mortali. (Seneca) |
90 | Immagina di abbracciare l’immensità del tempo e l’universo, e poi paragona all’infinito quella che chiamiamo vita umana: vedrei come è poca cosa questa vita che desideriamo e cerchiamo di prolungare. (Seneca) |
91 | L’anima è più forte di ogni fortuna, indirizza da sé le cose in un senso o nell’altro ed è causa della propria felicità o infelicità. (Seneca) |
92 | L’applauso della folla è la prova dell’empietà di una causa. (Seneca) |
93 | L’attesa del castigo è già una pena. (Seneca) |
94 | L’esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante. (Seneca) |
95 | L’ira sfrenata genera pazzia. (Seneca) |
96 | L’ubriachezza non è altro che volontaria follia. (Seneca) |
97 | L’uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande. (Seneca) |
98 | L’utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo? (Seneca) |
99 | La calamità è l’opportunità della virtù. (Seneca) |
100 | La memoria rinnova l’angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l’anticipa; nessuno è infelice solo per il presente. (Seneca) |
101 | La menzogna è uno schermo sottile; se guardi con attenzione, è trasparente. (Seneca) |
102 | La metà della vita la passiamo dormendo. (Seneca) |
103 | La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina. (Seneca) |
104 | La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all’improvviso. (Seneca) |
105 | La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l’ultima morte. (Seneca) |
106 | La morte ti viene incontro: la dovresti temere se potesse rimanere con te: ma necessariamente o non è ancora arrivata o passa oltre. (Seneca) |
107 | La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla. (Seneca) |
108 | La natura del dolore è eccellente, perché, se si protrae, non può essere grande, e se è grande, non può protrarsi. (Seneca) |
109 | La nostra vita è quasi un nulla; e tuttavia, pazzi, facciamo progetti a lungo termine. (Seneca) |
110 | La saggezza non si prende in prestito, e nemmeno si compra. La stupidità, invece, si compra quotidianamente. (Seneca) |
111 | La saggezza procura subito la ricchezza: la dà rendendola superflua. (Seneca) |
112 | La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo (Seneca) |
113 | La sorte produce spesso mediocrità destinate alla massa, ma alle cose straordinarie dà pregio il fatto stesso di essere rare. (Seneca) |
114 | La vecchiaia è una malattia inguaribile. (Seneca) |
115 | La vita degli sciocchi è spiacevole, inquieta, tutta proiettata al futuro. (Seneca) |
116 | La vita è come un dramma: non conta quanto è lunga, ma se viene rappresentata bene. (Seneca) |
117 | La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata (Lucio Anneo Seneca) |
118 | Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo. (Seneca) |
119 | Le donne nella libidine poi non sono da meno dei maschi: destinate per natura a un ruolo passivo (che gli dei le fulminino), hanno escogitato un genere così perverso di impudicizia da montare gli uomini. (Seneca) |
120 | Le idee migliori sono proprietà di tutti (Seneca) |
121 | Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita. (Seneca) |
122 | Le paure aumenteranno proporzionalmente ai successi. (Seneca) |
123 | Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere. (Seneca) |
124 | Mantenere i propositi fatti richiede più impegno che concepire onesti propositi. (Seneca) |
125 | Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta. (Seneca) |
126 | Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. (Seneca) |
127 | Moriamo peggiori di quando siamo nati. La colpa è nostra, non della natura. (Seneca) |
128 | Nessun male è grande se è l’ultimo. (Seneca) |
129 | Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro. (Seneca) |
130 | Nessuno può vivere felice se bada solo a sé stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te. (Seneca) |
131 | Nessuno si preoccupa di vivere bene, ma di vivere a lungo. (Seneca) |
132 | Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici. (Seneca) |
133 | Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. (Seneca) |
134 | Niente ci appartiene, solo il tempo è nostro. (Seneca) |
135 | Noi abbiamo più buon senso quando le cose vanno male: quando vanno a gonfie vele, ci tolgono la capacità di intendere. (Seneca) |
136 | Non avere niente che ci infiammi e ci sproni, niente che metta alla prova la nostra fermezza d’animo con le sue minacce e i suoi assalti, ma giacere in una tranquillità imperturbata non è quiete: è apatia. (Seneca) |
137 | Non bisogna guardare quale sia il premio di una giusta azione: il premio maggiore consiste nella giustizia. (Seneca) |
138 | Non c’è nessun motivo di vivere, nessun limite alle sventure, se si teme tutto quello che può accadere. (Seneca) |
139 | Non c’è niente che giovi quanto starsene tranquilli e parlare pochissimo con gli altri e il più possibile con sé stessi. (Seneca) |
140 | Non credere che si possa diventare felici procurando l’infelicità altrui (Lucio Anneo Seneca) |
141 | Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta. (Seneca) |
142 | Non dobbiamo possedere nulla che procuri un grande guadagno a chi voglia sottrarcelo. (Seneca) |
143 | Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri. (Seneca) |
144 | Non fa differenza tra desiderare e avere. (Seneca) |
145 | Non giudicare gli uomini dalla diversità dei monumenti funebri e delle tombe che adornano le strade: la cenere rende tutti uguali. (Seneca) |
146 | Non importa morire presto o tardi, ma morire bene o male; morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male. (Seneca) |
147 | Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene. (Seneca) |
148 | Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri. (Seneca) |
149 | Non puoi sapere dove ti attenda la morte: perciò aspettala dovunque. (Seneca) |
150 | Non puoi sfuggire al destino, puoi solo vincerlo. (Seneca) |
151 | Non può vivere una vita serena chi si preoccupa troppo di prolungarla e annovera tra i grandi beni i molti anni vissuti. (Seneca) |
152 | Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell’esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte. (Seneca) |
153 | Non sempre la vita va conservata: il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene. (Seneca) |
154 | Non si scoprirebbe mai niente se ci si considerasse soddisfatti di quello che si è scoperto (Seneca) |
155 | Non viene dall’esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati. (Seneca) |
156 | Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall’ammirare le singole parti. (Seneca) |
157 | Non è la deformità del corpo a rendere brutta l’anima, ma la bellezza dell’anima a far bello il corpo. (Seneca) |
158 | Non è mai poco quello che è abbastanza (Seneca) |
159 | Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo. (Seneca) |
160 | Non è un’arte quella che arriva allo scopo per caso. (Seneca) |
161 | Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile. (Seneca) |
162 | Ogni giorno deve essere organizzato come se fosse l’ultimo e concludesse la nostra vita. (Seneca) |
163 | Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire. (Seneca) |
164 | Ogni tipo di ambizione ha questo grave difetto: non guarda indietro. (Seneca) |
165 | Pensa a chi vuoi, giovani, vecchi, uomini maturi: li troverai ugualmente timorosi della morte, ugualmente ignari della vita. (Seneca) |
166 | Pensa alla morte. (Seneca) |
167 | Penso tra me e me quanti sono gli uomini che esercitano il corpo e quanto pochi quelli che esercitano la mente; quanta gente accorre a un passatempo inconsistente e vano, e che deserto intorno alle scienze; che animo debole hanno quegli atleti di cui ammiriamo i muscoli e le spalle. (Seneca) |
168 | Per l’uomo non ci sono certezze e la fortuna non lo conduce necessariamente alla vecchiaia: lo congeda a suo piacimento. (Seneca) |
169 | Per molti fu causa di timore l’essere temuti. (Seneca) |
170 | Per molti la ricchezza non ha segnato la fine delle loro miserie, ma solo un cambiamento. (Seneca) |
171 | Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in gito te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire. (Seneca) |
172 | Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perderlo. (Seneca) |
173 | Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più. (Seneca) |
174 | Preferisco l’insuccesso al disimpegno. (Seneca) |
175 | Prima di diventare vecchio ho cercato di vivere bene, ora che sono vecchio cerco di morire bene: ma morire bene significa morire volentieri. (Seneca) |
176 | Primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto e in compagnia di sé stessi. (Seneca) |
177 | Proponiti una meta da non oltrepassare neppure volendo; allontana finalmente i beni pieni di insidie; sembrano migliori quando si spera di ottenerli che una volta ottenuti. (Seneca) |
178 | Qual è il sommo bene dell’uomo? Comportarsi secondo natura. (Seneca) |
179 | Quando ci sembra che si avvicini un pericolo di morte, consideriamo quanto ci sono vicini altri pericoli di cui non abbiamo paura. (Seneca) |
180 | Quando insegnano, gli uomini imparano. (Seneca) |
181 | Quando la si desidera, una cosa sembra straordinaria, ma dopo averla ottenuta nessuno è soddisfatto. (Seneca) |
182 | Quanto si ingannano quegli uomini che bramano di spingere il loro dominio al di là del mare e pensano di essere veramente felici se occupano militarmente molte regioni e alle vecchie ne aggiungono di nuove, e sono ignari di quale sia quello straordinario potere, pari al potere degli dei: il dominio di sé stessi è il più grande dominio. (Seneca) |
183 | Quanto è insensato l’oratore che si allontana felice per gli applausi di un pubblico ignorante! (Seneca) |
184 | Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo. (Seneca) |
185 | Ricorda sempre quali vantaggi hai conseguito; e quando guarderai quante persone di stanno davanti, pensa a quante ti stanno dietro. (Seneca) |
186 | Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c’è niente di terribile se non la nostra paura. (Seneca) |
187 | Ritirati in te soprattutto quando sei costretto a stare tra la folla. (Seneca) |
188 | Sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. (Seneca) |
189 | Sbagliamo a temere l’ultimo giorno: ogni giorno concorre in egual misura alla morte. (Seneca) |
190 | Se giudichi il denaro un bene, ti angustierà una povertà falsa. (Seneca) |
191 | Se guardiamo un pezzo di legno perfettamente diritto, immerso nell’acqua, ci sembra curvo e spezzato. Non ha importanza che cosa guardi, ma come guardi: la nostra mente si ottenebra nello scrutare la verità. (Seneca) |
192 | Se uno non sa di sbagliare, non vuole correggersi: devi coglierti in fallo, prima di correggerti. (Seneca) |
193 | Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa. (Seneca) |
194 | Se uno sente il bisogno della ricchezza, teme di perderla; ma nessuno può godere di un bene che gli dà preoccupazione. (Seneca) |
195 | Se uno vuole quanto basta, ha ciò che vuole. (Seneca) |
196 | Se vivrai secondo natura, non sarai mai povero; se vivrai secondo le opinioni, non sarai mai ricco. (Seneca) |
197 | Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz’altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo. (Seneca) |
198 | Se vuoi rendere ricca una persona, non devi aumentargli i beni, ma diminuirne i desideri. (Seneca) |
199 | Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà guida a te. (Seneca) |
200 | Se vuoi valutare te stesso, metti da parte il denaro, la casa, la tua posizione, esaminati all’interno. (Seneca) |
201 | Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi (Seneca) |
202 | Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente. (Seneca) |
203 | Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire. (Seneca) |
204 | Sono nato per un solo cantuccio, la mia patria è il mondo intero. (Seneca) |
205 | Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà. (Seneca) |
206 | Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo. (Seneca) |
207 | Talvolta anche vivere è un atto di coraggio. (Seneca) |
208 | Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te. (Seneca) |
209 | Traversare gli oceani, cambiare città, a cosa serve? Se vuoi liberarti dai tuoi affanni non devi trasferirti altrove, ma diventare un altro. (Seneca) |
210 | Tutto ciò che eccede il bisogno è un peso superfluo e pesante a reggersi. (Seneca) |
211 | Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno. (Seneca) |
212 | Un bene che può essere dato, può anche essere tolto. (Seneca) |
213 | Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta. (Seneca) |
214 | Un malfattore può avere la fortuna di rimanere nascosto; ma non ne ha mai la certezza. (Seneca) |
215 | Un tempo si cercava l’amicizia, oggi il profitto. (Seneca) |
216 | Un tetto di foglie copre bene quanto uno d’oro. (Seneca) |
217 | Un viaggio è incompiuto se ci si ferma a mezza strada o prima del punto stabilito; la vita non è incompiuta, se è virtuosa. (Seneca) |
218 | Una piccola somma data in prestito crea un debitore, una grossa crea un nemico. (Seneca) |
219 | Una vita più lunga non è necessariamente migliore, ma una morte attesa più a lungo è senz’altro peggiore. (Seneca) |
220 | Uno assiste l’amico ammalato: bravo! Ma lo fa per ereditare: è un avvoltoio, aspetta il cadavere. Le stesse azioni possono essere oneste o disoneste: quello che conta è il perché o il modo in cui sono fatte. (Seneca) |
221 | Vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. (Seneca) |
222 | Vivere non è poi una gran cosa: tutti i tuoi servi, tutte le bestie vivono: l’importante è morire con dignità, saggezza e coraggio. (Seneca) |
223 | Vivi in modo da non avere segreti nemmeno per i tuoi nemici. (Seneca) |
224 | Vivi una vita ritirata, ma nascondila agli altri. (Seneca) |
225 | Vuoi disprezzare il piacere del cibo? Guarda che fine fa. (Seneca) |
226 | Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buna coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (Seneca) |