Pandolce

Ingredienti:

500 gr di farina doppio 0,

40 gr di pasta da pane già fermentata,

un bicchierino di vino Marsala,

120 gr di burro, un cucchiaio di acqua profumata di fiori d’arancio,

10 gr di semi di finocchio selvatico pestati,

130 gr di zucchero,

30 gr di pinoli,

30 gr di pistacchi,

30 gr di uva passa,

30 gr di zucca candita,

burro per ungere la placca da forno,

farina per infarinare la placca da forno,

sale

Preparazione: Sbollentate in acqua salata i pistacchi e privateli della pellicina. A parte, in una tazza, ammollate nell’acqua tiepida l’uva passa . Tagliate a dadini la zucca candita. Sulla spianatoia versate metà della farina, aggiungete la pasta da pane, un pizzico di sale, quindi impastate il tutto aiutandovi con pochissima acqua tiepida. Ottenuto un composto liscio e sodo, ponetelo a lievitare in una ciotola grande di vetro, tipo insalatiera, ricoperta di un canovaccio o da una pellicola alimentare; poi lasciatelo riposare per circa un giorno vicino ad una fonte di calore. Il dì appresso, versate la rimanente farina sulla spianatoia, apritela a cratere, versatevi il vino di Marsala, poi il burro precedentemente sciolto, il cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, infine lo zucchero. Mescolate tutti gli ingredienti aiutandovi con una forchetta e lavorando circolarmente, per poi aggiungervi l’impasto lievitato e lavorate tutt’insieme, per circa mezz’ora. Aggiungete all’impasto i semi di finocchio, i pinoli, i pistacchi sgusciati, l’uva passa e la dadolata di zucca candita. Lavorato e confezionato come fosse un grande pane rotondo, collocatelo sopra una placca da forno, precedentemente unta con il burro e infarinata, circondatelo con un anello di cartone alto almeno 10 cm, puntato con graffette o punti metallici, incidete la superficie del pandolcce con una lametta, disegnandovi una croce, coprite con un telo e lasciate riposare ( e fermentare ) per circa 10 ore, nei pressi di una fonte di calore. Scaldate il forno a 180°, quindi mettete a cuocere il dolce, per circa un’ora. Quando è pronto, sfornatelo, lasciate che raffreddi, poi liberatelo del cartone che lo racchiude e portate in tavola.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: